Breve presentazione del Villaggio della Musica
Ideato nel 2012 dal pianista Mauro Harsch e coordinato dall’associazione Ars Dei, Il Villaggio della Musica si realizza nello splendido paesino di Sobrio (Svizzera italiana) e comprende una cinquantina di case, ciascuna delle quali è dedicata a un grande compositore. Si tratta centro d’incontro internazionale che permette a giovani musicisti di trascorrere periodi di studio lontano dalle città e dai grandi centri turistici, in un ambiente ideale, a contatto con la natura, dove possono ritrovare sé stessi, il proprio entusiasmo, frequentare corsi, dare concerti e soprattutto creare proposte innovative.
Cuore del Villaggio è la Casa Gustav Mahler, che ospita masterclass, settimane di studio, concorsi, recital pianistici e concerti cameristici. La Casa Francis Poulenc è invece utilizzata per l'alloggio di studenti, docenti e musicisti ospiti. Le due strutture sono di proprietà dell’associazione Ars Dei. I proprietari delle altre abitazioni, in modi diversi, collaborano alla promozione e alla realizzazione delle varie attività.
L’iniziativa non prevede unicamente l’organizzazione di corsi ed eventi ma la creazione di un vero e proprio villaggio con abitazioni per musicisti e melomani, l'Hotel Symphony, una casa per artisti della Terza Età, uno studio di registrazione, una bottega del liutaio, una sala concerti e infrastrutture per particolari attività sportive e di svago.
Da inizio luglio a metà ottobre - nella chiesa di San Lorenzo e nella Sala di Casa Mahler - ha luogo il Sobrio Festival che, accanto ad artisti affermati, presenta giovani musicisti di particolare talento. Nello stesso periodo, in Casa Mahler, la Sobrio Festival Academy organizza masterclass con artisti di fama internazionale.
Dal 2019 il Festival ospita il Premio “E. Tschaikowsky”, concorso pianistico internazionale nato dall’incontro tra Elizabeth Tschaikowsky, cugina del grande compositore russo, e Mauro Harsch.
La bellezza del luogo e l’unicità dell’iniziativa attirano al Villaggio della Musica un numero sempre crescente di visitatori e di musicisti, tra cui membri dei Berliner Philharmoniker e dell’orchestra del Teatro alla Scala. Tutti concordano nell’affermare che Sobrio costituisce un piccolo ma esclusivo polo culturale a metà strada tra Milano e Zurigo.
Per far fronte alle tante richieste si è resa necessaria la costruzione di una sala/teatro di circa centocinquanta posti. Mario Botta ha recentemente progettato una sala del tutto innovativa, compatta e molto funzionale, adatta anche per spettacoli di danza. Costo preventivato: 3,5 milioni.
La fondazione “Amici del Villaggio della Musica”, presieduta da Claudio Zampa, raccoglie donazioni a favore di questo nuovo progetto.
L’associazione e la fondazione non hanno scopo di lucro. Tutti i membri e i collaboratori offrono gratuitamente le loro prestazioni.
Per ulteriori informazioni:
Associazione Ars Dei / Sobrio - Il Villaggio della Musica
Casella postale 67
6830 VACALLO
Cell. +41 79 481 41 61
info@sobriofestival.com
www.sobriofestival.com
Una sala-teatro a Sobrio
Lettera al Municipio di Faido
Di tanto in tanto spunta qualche polemica in merito alla sala-teatro progettata da Mario Botta per il Villaggio della Musica a Sobrio. La storia si ripete. Sono le stesse controversie che hanno accompagnato il tortuoso cammino di realizzazione della chiesa di Mogno. Tuttavia, oggi, gli stessi abitanti del Comune di Lavizzara e dell’intera Valle Maggia vedono nella chiesina del grande architetto una vera benedizione.
Il successo del progetto “Il Villaggio della Musica” consiste nell’aver creato una realtà artistica in una vera e propria “oasi di pace”, e tale deve restare. L’unicità dell’iniziativa, come pure la bellezza e la tranquillità del posto sono state apprezzate - unitamente a centinaia di visitatori - da personalità del mondo politico e culturale internazionale, concordi nell’affermare che il luogo costituisce un piccolo ma esclusivo polo culturale a metà strada tra Milano e Zurigo. Mai come oggi i giovani musicisti hanno bisogno di trascorrere periodi di studio lontano dalle città e dai grandi centri turistici, in un ambiente a contatto con la natura, dove possono ritrovare sé stessi, il proprio entusiasmo, frequentare corsi, dare concerti e soprattutto creare proposte innovative.
Se Sobrio diventasse meta di turismo di massa il progetto fallirebbe.
La maggior parte dei nostri studenti, artisti e visitatori raggiunge Sobrio con i mezzi pubblici (ben organizzati dalle FFS e da AutoPostale) ed è particolarmente sensibile al problema ecologico. Dopo le criticità espresse in un primo momento da alcuni abitanti e dal Cantone, la sala è stata ridimensionata: da una superficie di 607 mq (variante A) si è giunti ad una soluzione ottimale che prevede 440 mq complessivi (variante B). I posti a sedere previsti sono 150, equivalenti a quelli attualmente disponibili nella chiesa locale, sede del Sobrio Festival. Non ci sarà quindi alcun aumento di visitatori né si creeranno disagi agli abitanti della Traversa: accoglieremo lo stesso numero di spettatori che abbiamo ospitato nel corso degli ultimi anni. In occasione di manifestazioni importanti sono inoltre previsti servizi navetta.
Le manifestazioni pubbliche saranno una ventina all’anno, ripartite tra maggio e ottobre. Il 90% dell’utilizzo della sala sarà infatti destinato a prove, workshop, corsi, settimane di studio e registrazioni. Non si creerà quindi un afflusso di visitatori come avviene per le chiese di Mogno, del Tamaro o per il Fiore di Pietra al Monte Generoso (anche in questi casi l’affluenza è comunque moderata e scaglionata).
Caratteristiche e ubicazione della sala.
L’area designata per la costruzione della struttura è situata tra altre abitazioni esistenti: Casa Poulenc, Casa Patriziale, vecchia latteria e altre case private. Rispettando le raccomandazioni dell’ISOS, i vasti spazi prativi che attorniano la chiesa di San Lorenzo e separano i due nuclei abitativi (Sobrio/Ronzano) sono salvaguardati quali spazi liberi. La variante B del progetto rende la sala più compatta e ne facilita la gestione: le spese saranno infatti paragonabili a quelle di una grande casa di vacanza. Spostata verso Nord-Ovest rispetto al progetto iniziale e in parte interrata, è leggermente distanziata dalla latteria e dal nucleo di Sobrio. La struttura, in pietra e legno (materiali locali), concepita in collaborazione con ingegneri acustici di comprovata esperienza, costituirà un’opera di grande valore artistico che unirà antico e moderno in una suggestiva simbiosi. Un gioiellino che arricchirà l'intera regione. Costo stimato: CHF. 3,5 milioni.
Perché Mario Botta.
L’idea di realizzare una sala-teatro a Sobrio nacque nell’autunno del 2018 a seguito di un mio incontro con Elizabeth Tschaikowsky, cugina del grande compositore russo. Affascinata dall’unicità del progetto di Sobrio, Elizabeth volle visitare Il Villaggio della Musica approfittando di un tour – precedentemente organizzato – che prevedeva la visita alle principali opere di Botta in Ticino. Durante quei giorni, Elizabeth manifestò la sua grandissima ammirazione per l'architetto, esprimendo più volte il desiderio di incontrarlo personalmente. Discutendo dei futuri progetti da attuare al Villaggio della Musica, ci rendemmo conto che per la realizzazione degli stessi era indispensabile poter disporre di una sala adeguata, con un grande palco. Assecondando il desiderio di Elizabeth, decidemmo quindi di coinvolgere Mario Botta in questa nuova iniziativa. Ci accolse il 30 aprile 2019, nel suo studio di Mendrisio. Seguì un secondo appuntamento il 25 maggio a Sobrio. L'architetto accettò molto favorevolmente di progettare una sala e preparò due progetti preliminari, con varianti. Seguirono tanti altri incontri. Il resto è noto.
La costruzione di una sala-teatro si è resa necessaria in seguito alla costante crescita del numero di artisti, di giovani musicisti e di compagnie di danza che desiderano collaborare con Il Villaggio della Musica.
L’80% delle attività e dei concerti previsti non può essere organizzato nella chiesa locale e nemmeno nella sala di Casa Mahler, quest’ultima concepita per recital cameristici e masterclass strumentali che accolgono settimanalmente una decina di partecipanti e una quarantina di spettatori. Lo spazio antistante all’altare della chiesa di San Lorenzo consente di allestire un palco che può ospitare non più di 4-5 musicisti. La chiesa – non essendo dotata di un impianto di riscaldamento – è inoltre utilizzabile solo per qualche concerto in estate. Un edificio sacro non è una sala da concerto e spesso subentrano imprevisti che ostacolano sia le attività della parrocchia sia quelle del festival. Dobbiamo quindi rifiutare regolarmente le richieste di collaborazione a causa della mancanza di spazi e di attrezzature tecniche adeguate. Per le future attività sarà indispensabile poter disporre di una sala dotata di un palco di almeno 12 x 12 metri, capace di ospitare un’orchestra sinfonica “classica” (35-40 musicisti) e stage di danza.
Una sala a Biasca o a Faido non serve in alcun modo al progetto di Sobrio. La sala-teatro ha un senso unicamente se inserita nell’intero contesto del Villaggio, unita cioè alle attività organizzate a Sobrio e comodamente usufruibile dai musicisti e dai visitatori che desiderano risiedere in loco (senza dovere subire fastidiosi spostamenti) per studio, concerti e registrazioni o per vacanze culturali. Le sale progettate a Biasca e a Faido non sono inoltre adattabili alle nostre necessità ed esulerebbero dallo scopo originale del progetto.
Spesso si stente parlare di “sogni ...
È vero che l’idea iniziale nacque da un mio sogno, e cioè quello di poter avere a disposizione una casa per studenti e musicisti, dove organizzare weekend di studio e piccoli recital privati. Dopo l'acquisto della Casa Mahler, inspiegabilmente, il progetto destò sempre maggiore interesse. Si pensò di creare un piccolo agglomerato di case (attigue a Casa Mahler) intitolate a grandi musicisti. In seguito, molti proprietari di case primarie e secondarie (entusiasti dell’idea di creare un vero e proprio Villaggio della Musica) chiesero di intitolare anche le loro abitazioni a celebri compositori, ordinando le targhe a loro spese. Oggi è un piacere vedere i turisti che – passeggiando per le vie di Sobrio – leggono ad alta voce i nomi delle case con particolare compiacimento e scansionano il codice QR per ascoltare brani dei vari compositori. Che un bellissimo paesino di montagna sia soprannominato “Il Villaggio della Musica” penso sia qualcosa di straordinario. In questi anni il nome di Sobrio ha fatto il giro del mondo. Dopo Casa Mahler, la nostra associazione acquistò Casa Poulenc – punto d’appoggio per l’alloggio degli studenti e dei musicisti – e successivamente nacquero altre importanti iniziative di successo che si svolgono tuttora annualmente:
- Sobrio Festival (in questo primo periodo ha portato a Sobrio oltre 4'000 spettatori);
- Sobrio Festival Academy (masterclasses, workshop, discovery);
- Artists in Residence (concerti e settimane di studio in vari periodi dell'anno);
- Premio “E. Tschaikowsky” (concorso pianistico internazionale);
- International Competition for Young Pianists;
- International Piano Project;
- La Bella Compagnia (incontri e scambi internazionali).
Nel 2019 fu istituita la Sobrio Festival Academy che organizza importanti masterclass in Casa Mahler con artisti di fama internazionale, tra cui membri dei Berliner Philharmoniker. Nel 2021 è iniziata la collaborazione con l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano.
Allo scopo di dare una mano alla nostra associazione, un grande amico del Villaggio della Musica ha recentemente acquistato e ristrutturato il vecchio albergo locale (ex-Ambrogini) che aprirà i battenti nel corso della primavera 2025 e diventerà un'importante struttura ricettiva per i nostri visitatori. È inoltre prevista la ristrutturazione di alcune case da adibire ad abitazioni per musicisti e appassionati d’arte della Terza età. Tutte queste iniziative – e altre in fase di studio – costituiscono delle REALTÀ, non “sogni”. Realtà che differenziano Sobrio dalla quasi totalità dei centri musicali nel mondo, in cui si svolgono unicamente concerti e masterclass.Tutto ciò (sino ad oggi) per un totale di oltre 4 milioni di franchi.
Tutte le nostre iniziative sono gestite e finanziate dalla Fondazione “Amici del Villaggio della Musica” e dall'Associazione “Ars Dei”. Il gruppo “Amici del Sobrio Festival” conta più di duecento sostenitori.
La nuova sala – come le altre nostre strutture – non comporterà alcuna spesa alla comunità di Faido. Al contrario, creerà proficue opportunità. Nel Comitato di direzione della sala, accanto a membri dell’associazione e della Fondazione, saranno regolarmente designati rappresentanti di Conservatori e Accademie di danza (unitamente a giovani volonterosi sempre in aumento) che garantiranno continuità anche in futuro. Un nuovo gruppo di lavoro curerà la realizzazione del progetto Botta nelle sue varie fasi. I lavori di costruzione inizieranno quando la totalità dei fondi necessari sarà a nostra disposizione.
Opportunità lavorative.
Le ristrutturazioni di Casa Mahler, di Casa Poulenc, dell’albergo e delle altre strutture hanno dato e daranno lavoro a molte imprese locali. Idem la costruzione della nuova sala. Il festival, le varie manifestazioni, i corsi e gli stage offriranno nuove opportunità lavorative a giovani musicisti, aziende di trasporto, agenzie di viaggio, tipografie, tecnici, accordatori, ristoranti e alberghi della zona, cuochi, produttori enogastronomici e artigianali, personale di assistenza, imprese di pulizia, lavanderie, giardinieri, operatori di attività ricreative/sportive e tanto altro. Tutto ciò potrà rientrare nel masterplan che il Municipio di Faido sta perfezionando per rilanciare l'intera regione.
Recenti statistiche confermano che l'indotto generato da attività culturali è straordinario e di vitale importanza per le economie locali.
Contatti e collaborazioni.
In seguito ad un nostro appello, diversi giovani del posto – unitamente a volontari residenti in altre regioni – si sono resi disponibili quali collaboratori. I proprietari delle “cinquanta case con targa” partecipano ogni anno al Sobrio Festival e alcuni di loro ospitano regolarmente studenti o mettono a disposizione camere; altri partecipano alla promozione e alla realizzazione delle varie attività. La collaborazione con le associazioni locali e le convenzioni con le strutture ricettive e ristorative della zona sono ottime.
Anche il Municipio ha sempre appoggiato tutte le attività del Villaggio, tant’è vero che – a nostra insaputa – sul totem della piazza è stata inserita un’insegna che presenta molto bene “Il Villaggio della Musica” e segnala la posizione di Casa Mahler e Casa Poulenc. Le diverse riunioni con i rappresentanti del Dipartimento del Territorio, del Municipio e l’arch. Botta si sono svolte in un clima di grande cordialità e interesse. Tutte le parti hanno sempre espresso apprezzamenti nei confronti del progetto e la volontà di trovare insieme la miglior soluzione per la realizzazione dello stesso. Sul rapporto firmato dal Consigliere Claudio Zali si legge: “Il Municipio vede in queste attività un sostegno allo sviluppo della frazione periferica del Comune, altrimenti soggetta alle dinamiche economiche e di spopolamento tipiche delle regioni di montagna”.
Latteria - Rifiuti - Parcheggi.
La vecchia latteria di Sobrio manterrà le originali e pregiate caratteristiche: sarà possibile e auspicabile la sostituzione del tetto in piode e il restauro interno, da adibire a museo e a attività culturali, ma sarà difficile attuare altre modifiche. Il pianificatore troverà la miglior soluzione per sistemare l’area rifiuti (attualmente ubicata a ridosso della latteria) e per la creazione di nuovi parcheggi, oggi più che necessari, indipendentemente dal nostro progetto.
Sobrio possiede grandi potenzialità di sviluppo senza tuttavia dover aumentare il numero delle costruzioni esistenti.
È necessario ripristinare le tipologie edilizie tradizionali, in modo particolari i tetti in piode, che sono bellezza, poesia, storia e durano nei secoli. In anni recenti sono stati commessi troppi errori ed è ora giunto il momento di rimediare, come sta accadendo in altre valli del Ticino grazie a molti ricercatori e studiosi. Le richieste degli appassionati d’arte e dei turisti che desiderano trascorrere in tranquillità settimane di vacanza a Sobrio unendo natura, gastronomia e musica sono tante e gioveranno all'intero comune e non solo.
Il Villaggio della Musica costituisce una concreta opera di solidarietà nei confronti di tanti giovani artisti, i quali – proprio in questo particolare periodo storico – si trovano in situazioni di precarietà desolanti. Accoglierli e condividere la bellezza e i benefici che Sobrio offre, non può che rendere felice tutta la popolazione. Speriamo che il numero dei nostri benefattori possa crescere costantemente.
Mauro Harsch, ideatore “Il Villaggio della Musica"
Docente Scuola Universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana
Sobrio, ottobre 2024
Associazione Ars Dei
Comitato direttivo
Mauro Harsch, presidente, docente di pianoforte e musica da camera presso la Scuola Universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera Italiana
Luca Medici, membro, direttore della Scuola di Musica del Conservatorio della Svizzera Italiana
Mons. Gabriele Diener, membro
Avv. Giorgio Mondia, membro
Comitato organizzativo
I membri del comitato organizzativo collaborano con il Comitato direttivo nell'ambito delle varie attività e manifestazioni promosse dall'associazione.
Luisa Castelli
Enrico Cipressi
Carola Grioni Signer
Carmine Palermo
Monica Solari
Diego Vrech
Offerte e donazioni
Conto corrente postale n. 65-774222-1
intestato a: Associazione Ars Dei - 6833 Vacallo
IBAN: CH37 0900 0000 6577 4222 1
BIC: POFICHBEXXX
Tel. +41 79 481 41 61
posta@arsdei.org
Il Movimento artistico Ars Dei – fondato nell’agosto del 2002 dal pianista svizzero Mauro Harsch – promuove progetti innovativi e iniziative culturali volte a favorire la formazione di studenti e l’attività di giovani artisti.
Il 25 febbraio 2003 è stata istituita un’omonima associazione con sede a Vacallo (Svizzera), che costituisce la struttura giuridica e organizzativa del Movimento. L'associazione è senza fini di lucro ed opera senza discriminazioni di nazionalità, di carattere politico o religioso.
L'associazione coordina Il Villaggio della Musica a Sobrio (Svizzera italiana, Valle Leventina).
L'idea cha ha suggerito il nome "Ars Dei" può essere spiegata con le parole di Dionigi l'Areopagita: "il buono (in greco kalon) è ciò che partecipa alla bellezza (kalos) e per kalos intendiamo la partecipazione alla causa ultima che rende bella ogni cosa bella. Il kalon (il buono) si chiama kalos (bello) per via della bellezza da Lui trasmessa a tutti gli enti e perché causa dell'armonia generale". La bellezza è l'ultima vittoria che Dio dona all'uomo ed è proprio attraverso l'arte che l'uomo riesce a scoprire la dimensione più profonda dell'esistenza.
La nascita del movimento ha riscosso il plauso di molte personalità del mondo artistico-culturale. Giovanni Paolo II - con una lettera datata 21 giugno 2003 - ha espresso il suo compiacimento e inviato la sua Benedizione “in pegno di copiosi doni di grazia e di luce”.